Esposizione all’amianto:
vince la diagnosi precoce
Il progetto di ricerca ARRDIA è nato da un’idea del Dott. Roberto Cherchi, nell’ambito della sua attività professionale che ha come focus principale le malattie oncologiche, spesso dovute all’esposizione a fibre di amianto. Il Progetto è stato ideato con l’approccio culturale che tutti gli operatori sanitari dovrebbero avere nei confronti dei loro malati: “Il paziente sono io“. È questo che ci guida nell’approccio al paziente verso un percorso diagnostico precoce ed innovativo.
Il Progetto ha come ambito territoriale tutte le zone industriali della Sardegna.
Il tuo contributo è importante
Come nasce ARRDIA
Il progetto ARRDIA è stato presentato e finanziato con la Legge Regionale n. 7 del 7 agosto 2007 “Promozione della Ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna”.
Obiettivi
Lo studio si propone di approfondire le conoscenze e le conseguenze degli effetti dell’amianto sulla salute umana, tema sul quale esiste un ampio dibattito in ambito scientifico ed elevato allarme nella popolazione. In particolare, si punta a individuare marcatori precoci di malattie negli ex esposti all’inalazione di polveri ricche di fibre di questa sostanza.
Diagnosi
Le patologie correlate all’amianto si presentano dopo 15-30 anni dall’esposizione e possono rimanere silenti sino a una loro evoluzione che difficilmente ne consente una terapia radicale.
A oggi non esiste una tecnica scientifico-diagnostica in grado di individuare queste patologie in fase precoce, quindi guaribile, come invece si propone di fare il progetto.
Modalità e durata
Roberto Cherchi
Responsabile del progetto
“Affinché il progetto di ricerca scientifica possa avere successo, è necessario che vi partecipino non meno di 450 persone…”
“Il paziente sono io”: è questo l’approccio in cui credo da sempre
Dopo diverse esperienze internazionali fra master e consulenze, nel 2014 ho ideato, sviluppato e adottato il progetto “Il paziente sono io®”, che contempla la cura dei malati e non della malattia, previa formazione di tutto il personale su comunicazione, tecniche chirurgiche mini invasive, applicazione di protocolli di ottimizzazione delle attività, sistemi di riscontro del gradimento dei pazienti, verifiche settimanali con il personale medico e bimensili con il personale infermieristico al fine di ottimizzare i rapporti con pazienti e familiari.
Testimonial progetto ARRDIA:
Giuseppe Tomasini
Ex calciatore del Cagliari
"Appoggio e sostengo questo progetto perché aiuta le persone a stare meglio e dà loro un'ulteriore speranza
Volontario progetto ARRDIA
Anonimo